lunedì 30 novembre 2009

ANGIOLETTO DEL TESORO

Mentre la gente impazzisce aspettando le feste, io imperterrita continuo a combattere i miei alti livelli di stress attraverso queste piccole creature.
Nascosta da strati di lana polverosa elegantemente stretta da un nodo stravagante intorno al collo, tra un biglietto da annullare e una borsa da riporre, non smetto i miei voli pindarici. Vedo mondi sconosciuti a molti, conosco colori e sfumature che la maggioranza ignora solo perché è il mio cucchiaino per l’evasione.
Dritta in piedi, a volte oscillo se la gravità ci mette uno zampino più graffiante del solito, ma il punto d’appoggio rimane sempre la penna che porto nel taschino, bacchetta di magie infinite.
L’occhio si assenta un po’, l’orecchio abbassa la sua soglia di percezione ed io, con grande prova di volontà, mi sforzo in una concentrazione estrema per riuscire a portare a casa qualche progetto in più da poter rendere reale in forno. Quanto duri l’effetto di isolamento non saprei proprio dire, alcuni giurano anche tutto il turno, ma io affermo che dura poco e a brevi tratti perché i piedi fanno più male del previsto, perché sognare in posizione eretta non è naturale…non è un caso se si dorme sdraiati, no?
Torniamo a noi...
Questa è una scatoletta a forma di cuore utile per riporre oggetti di piccole dimensioni come anelli o orecchini. Un angelo sveglio e attento li custodirà con molta cura.
Si tratta di un oggetto realmente molto piccolo, che riesce a stare bene nel palmo di una mano.

Occhi ben aperti e bocca pronta ad avvisare se qualcuno tenta di mettere le mani tra le vostre cose. Ma chi avrà mai il coraggio di rubare con un guardiano del genere?!

venerdì 27 novembre 2009

UN SIMPATICO SEGNAPOSTO

...E' l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.


Dopo averne eseguiti tanti, finalmente sono riuscita a creare alcuni angioletti talmente piccoli da riuscire a stare adagiati in una noce. Certo la culla che ho pensato per loro non è proprio delle più comode, i loro piedoni escono fuori come le ali bianchissime, ma l'effetto tenero è assicurato!


Li ho pensati per ricordare il posto in tavola ad ogni commensale che parteciperà al cenone. Il fiocco sopra la culla, infatti, porta il nome dell'invitato e può essere facilmente cambiato sia nel colore che nella forma, secondo necessità.
Ecco tutto il mio squadrone!

martedì 24 novembre 2009

UN ANGIOLETTO DAI CAPELLI A CASCHETTO...

Diversamente dal collega sonnacchione, questo angioletto di dormire non ne vuol proprio sapere.
Ha gli occhi ben attenti per capire tutto quello che gli accade intorno e già si sfrega le manine al solo pensiero di tutti quei dolci che il Natale porta in tavola.

Ecco una sua foto di profilo...Certo però che il suo taglio di capelli è proprio buffo! Un caschetto corto corto di capelli lisci...che idea strampalata!

lunedì 23 novembre 2009

EPPURE SIAMO SIMILI

Questo angioletto pigrone è nato dalle mie mani stanco così come si mostra.
All'inizio era una pallina di pasta talmente molla che non c'era verso di metterla nella posizione che desideravo. Più aggiungevo farina e sale più l'angioletto si sedeva piano piano, si afflosciava piegando la testolina verso il tavolo su cui lo stavo lavorando, sempre più giù, sempre più lentamente, ma inarrestabile.



Solo all'ottavo tentativo di impasto ho capito con chi avessi a che fare! Mi sono imbattuta in un esserino simile a me...assonnato e testardo! Non ci sarà mai nulla e nessuno al mondo che ci farà cambiare idea: pretendiamo sempre di avere ragione.


E allora...Sogni d'oro piccolo amico!

Auguriamoci solo che si svegli in tempo per il Natale...

martedì 17 novembre 2009

SE SI POTESSE RIAVVOLGERE IL NASTRO

Avevo appena tolto le maniche corte quando mi sono accorta che le vetrine dei negozi già esponevano la merce di Natale. Dopo un primo, inevitabile momento di stupore ho avvertito l’impellente necessità di fermarmi in mezzo alla strada per chiedermi se fossi io troppo lenta o tutto il resto del mondo perennemente in anticipo su tutto.
Pur conoscendo in parte la risposta non nego che il dubbio rimane.
Questo sembra proprio il momento dei dubbi infernali! Sono varie settimane che mi pongo delle domande alle quali proprio non trovo risposta…sarà che ci avviciniamo sempre di più alla fine dell’anno e tirarne le somme sembra quasi inevitabile.
Di una cosa però sono sicura. So per certo che, se ne avessi il potere, vorrei riavvolgere indietro il nastro di questo 2009 molto complicato, tornare sui miei passi per poterne fare di migliori, prendere una strada invece che un’altra per non aver più paura di vedere cosa mi aspetta. Maledetta paura!

Ma Babbo Natale ancora non è passato e, anche se lo fosse, con ogni probabilità nel suo immenso sacco non potrebbe esserci una bacchetta magica in dotazione…perché quella è un’altra storia!
Sembra non esserci altra soluzione quindi se non quella di continuare a far svolgere il nastro nell’unico senso possibile. Continuare a viaggiare aspettando che il vento abbia voglia di cambiare direzione. E in fondo, forse, è giusto che sia così, perché il vero senso del viaggio è proprio quello di viaggiare, non importa come e non importa dove: imparare ad accontentarsi di questo per il prossimo anno mi basterebbe!

Bando alle chiacchiere! Eccomi all’opera per una frenetica infornata di piccoli e grandi oggetti in pasta salata da poter mostrare in tempo per le feste.
Cominciamo con questa ghirlanda – centrotavola farcita di ottimi dolcetti natalizi, che però proprio non consiglio di assaggiare.


Spero sia di buon augurio per un anno decisamente più ricco e positivo di quello che sta per concludersi.


E poi ancora...



Ma tu guarda questo impiccione di un angioletto dove va ad intrufolarsi!

Certo che se non sta un pò più attento rischia sul serio di bruciarsi i capelli riccioluti che si ritrova...


martedì 3 novembre 2009

PER EVADERE UN PO' DALLA REALTA'

GRANDE FESTA D'AUTUNNO NEL REGNO DELLE FATE...


Qualche secolo fa, quando ancora i suoni assordanti dei grandi centri abitati non erano nemmeno nella mente dei più fantasiosi sognatori, piccoli segni della natura si manifestavano agli occhi attenti di chi sapeva osservare.
L’aria fresca delle prime ore della notte, il fruscìo di foglie mosse da un vento assonnato, i richiami di creature che del buio hanno fatto il loro rifugio da tutti quelli che non potrebbero mai capire, sono gli elementi essenziali per comprendere almeno in parte questo spettacolo fatato che inizia proprio nel cuore dell’autunno.
Il gioco è semplice, basta saper rimanere in silenzio assaporando l’incantevole poesia e affidandosi alle proprie sensazioni ed emozioni per affrontare l’intricato mistero del Regno del Bosco.
Perché le Fate si manifestano senza timore solo se sappiamo riconoscerle nella nostra mente, offrendoci ricordi di un’infanzia che credevamo già irrimediabilmente lontana…

Ed invece eccole qui che si lasciano spiare mentre si recano alla festa che, come ogni anno, si svolge in loro onore! Dentro questo palazzo incantato centinaia di Fate si rincontreranno abbracciandosi calorosamente e parleranno fra loro di nuovi modi per rimediare agli errori che questo mondo compie senza mai affidarsi ad un briciolo di fantasia.



Sei di loro si lasciano proprio avvicinare, ma chissà quante altre potremmo ancora incontrare nei prossimi anni!


LAMPONIA SUCCOSA
Questa fatina mi ha confidato di essere molto timida e di non riuscire proprio a capire perché gli uomini non riescano a vederla malgrado tutti i suoi sforzi per manifestarsi.
il frutto di cui lei è regina le conferisce il caratteristico colore rosso della veste, tutta impreziosita di sottilissimi ricami d’oro intessuti uno per uno dalle mani esperte del Gran Sarto Fatato (che di certo sa come renderla elegante per questa occasione!).



Vi assicuro che la sua dolcezza è paragonabile solo alla più zuccherina delle torte e ciò la rende amica di tutte le fatine, nessuna esclusa, anche delle più dispettose.
Chiunque entri in contatto con lei dichiara di aver provato un gran senso di calma e tranquillità, doni che Lamponia difficilmente non elargisce.




NETTARINA DI CANTINA
Questa Fata è molto birichina! Il suo compito era quello di aiutare le Lumachine del Regno del Bosco, molto brave ma troppo lente in verità, a realizzare e coordinare tutta la festa…purtroppo, però, ha dimenticato che deve tenersi ben lontana dalle cantine del popolo degli Gnomi Ubriachelli proprio perché pochi sorsi di vino la fanno iniziare a ridere a crepapelle!

E infatti, è appena calata la notte e lei appare già un po’ brilla…come faranno adesso??
Giuro comunque di averla sentita ridere e posso con sicurezza affermare che il suo dono è quello di infondere tanto tanto buon umore in chi le sta vicino.

MIRTILLA
Per favore, se doveste vederla non vi approcciate a lei senza il dovuto rispetto, rischiereste una punizione che difficilmente dimentichereste.Questa Fata non vuole vezzeggiativi nel nome e non desidera essere importunata senza un buon motivo.




Pertanto so che si è recata alla festa con piacere, ma allo stesso tempo con un’aria altezzosa e molto restia a conversare con le altre…preferisce ascoltare in silenzio le frivolezze che le altre stanno per raccontarsi.
Non fatevi, però, ingannare dalle apparenze. È una fata buona, saggia e generosa! Di lei le altre chiacchierone mi hanno detto che sa dare ottimi consigli a chiunque ne abbia bisogno.


ORTICHETTA PRUDERINA
Eh si…in ogni famiglia che si rispetti c’è sempre il classico elemento di disturbo, quel parente che sopportiamo meno del mal di denti, ma che, ad ogni Natale, salta fuori come l’ortica, puntuale e molesto come pochi!



Non si può definire una fata cattiva…certo è scontrosetta, un po’ scostante e forse un tantino permalosa, ma tanto tanto divertente!
Tra le Fate si vocifera che quando si dedica alla sua attività preferita, ovvero fare scherzi di qua e di là, l’unica sua preoccupazione sembra esser quella di far ricadere la colpa sugli altri…prendendo bene le distanze dal fattaccio accaduto! Naturalmente tutti sanno ogni volta che è opera sua, ma nel bosco si fa finta di niente per continuare a vivere armoniosamente insieme.





AMANITA INDISPETTITA
Solo a guardarle le vesti che indossa, lascia intuire il pericolo di starle troppo vicino senza le dovute precauzioni.
Lei è molto velenosa! E non si lascia scappare occasione per preparare le sue famose pozioni magiche con le quali regala dei brutti mal di pancia a chi non le sta troppo simpatico!


Addirittura ho saputo che anche le altre fate sue amiche la temono un po’ e che, tra gli inviti per il convegno, il primo ad essere spedito deve per forza essere il suo! Uno Gnomo Corridore percorre una volta ogni anno, in fretta e furia, tutto il Regno del Bosco (più o meno sempre in questo periodo) per arrivare puntuale davanti alla porta della sua dimora e consegnarle la preziosa pergamena.


Solo dopo che la sua regale mano ha ricevuto l’invito fatato, le altre pergamene possono essere spedite alle Fate di tutto il Regno (non vi dico quanto se la sia presa per questo motivo la Fata Mirtilla che, con il suo caratteraccio, certo non riesce proprio a mandare giù un affronto del genere).



UVA SPINA
Questa fatina è proprio la più piccola di quelle che quest’anno sono riuscita ad incontrare.
Un sortilegio l’ha resa piccina piccina, sebbene sia nata molto prima di tutte le altre.
Questo perchè il Vecchio Mago Seggiolone, un giorno, ha improvvisamente puntato la sua bacchetta magica verso la povera Uva Spina rivelandole che sarebbe diventata grande poco più di un acino d’uva. Sfortunatamente per lui, ma fortunatamente per lei, la vecchiaia tricentenaria del Mago non gli ha fatto ricordare bene la formula magica…così, quella che la mente ballerina gli ha suggerito, ha permesso ad Uva Spina di crescere almeno quanto il palmo delle mie mani che, di certo non possono vantare una grande estensione, però consentono alla fatina almeno di essere vista dalle altre amiche! Ma se dovesse rincontrare Mago Seggiolone…quante gliene direbbe!



Ed ora zitti tutti! Ad ascoltare bene magari si riesce a percepire la voce di qualche altra creatura che non ha altro modo di farsi ascoltare se non quello di essere creato dalla fantasia…