martedì 25 gennaio 2011

NON AVREI MAI CREDUTO DI SALIRCI SOPRA...


Pochi giorni fa cercavo di spiegare il tango ad una persona a me cara. È stata un’impresa ardua, poi mi ha aiutato questo testo straordinario.


...Così si balla il tango! 
Sentendo sul viso,
il sangue che sale
a ogni battuta,
mentre il braccio,
come un serpente,
s’avvolge alla vita
che quasi si spezza.
Così si balla il tango,
mescolando i respiri,
chiudendo gli occhi
per sentire meglio,
come i violini
raccontano al bandoneòn
perchè da quella sera
Malena non ha più cantato.

Sarà donna o giunco quando esegue il passo?
sarà una molla o la corda di una carica a muovere i suoi piedi?
Quel che è certo è che il mio amore, la mia altra metà,
quando balla diventa una belva che mi manda in estasi…
A volte mi domando se non sarà la mia ombra
che sempre mi perseguita, o un essere senza volontà.
Ma lei è nata per un'unica cosa, per ballare la milonga,
e come me, muore, muore per ballare!

1942
Musica: Elías Randal
Testo: Marvil (Elizardo Martínez Vilas)


A proposito di tacchi alti...
Questa scarpina cornucopia è stata realizzata per l'inaugurazione di un negozio di scarpe.
Beh, in fondo in fondo, grattando grattando, l'idea di lanciarmi in questa emozione tanguera la covavo già da un bel pò di tempo!



Inutile dire che ormai, tra i miei sogni, c'è un biglietto aereo per Buenos Aires...

lunedì 3 gennaio 2011

LA REGINA DELLA NOTTE

Era una notte tra le più fredde di un piovoso inverno e, in un vecchio laboratorio fatato, operava silenziosa  una dama ingegnosa...
Non iniziano così quelle belle fiabe che lasciano la fantasia giocare libera nelle nostre menti? Peccato che, in questo caso, stavo facendo riferimento ad una notte di pochi giorni fa durante la quale ho dovuto fare le ore piccole per finire dei lavoretti natalizi.


Questa cornice, benchè non sia particolarmente più elaborata di tante altre da me eseguite, è uscita dal mio forno alle 4 meno venti del mattino. Il sonno era tanto, ma l'ho amata subito come tutte le creature che realizzo... per questo l'ho battezzata "la regina della notte", anche se di notturno ha davvero ben poco (se non le mie palpebre calanti!).


Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen,
Tod und Verzweiflung flammet um mich her!
Fühlt nicht durch dich Sarastro Todesschmerzen,
So bist du meine Tochter nimmermehr.
Verstossen sei auf ewig,
Verlassen sei auf ewig,
Zertrümmert sei'n auf ewig
Alle Bande der Natur
Wenn nicht durch dich Sarastro wird erblassen!
Hört, Rachegötter, hört der Mutter Schwur!

Die Zauberflöte, Wolfgang Amadeus Mozart, 1791